Accesso alla valle di Breguzzo.
Da Bondo o prima di entrare in Breguzzo si prende la strada per la val Breguzzo. Questa passa per la località Limes, dove a dx si può salire alla località Le Sole, di cui si parla nella sezione precedente; continuando, sale fino a Pont d’Arnò, poi attraversa il torrente sulla sn, e subito dopo si biforca: proseguendo diritti, si giunge poco dopo alla malga Stablei (1150m) (ponte a dx), dove ci si deve fermare. Girando a sn, si sale invece nella val d’Arnò, fino alla malga d’Arnò, a 1550m, dove si può parcheggiare.
Val di Breguzzo e rifugio Trivena
La val Breguzzo sale in direzione Nord Ovest dai paesi di Bondo e Breguzzo, nelle valli Giudicarie, in direzione della cima Cop di Breguzzo (2997m), che sorge al centro di una bella cerchia di vette.
Percorsa dal torrente Arnò, poco dopo i 1100m riceve sulla dx orografica il torrente Roldone, dalla convalle val d’Arnò che sale verso Sud-Ovest fino al passo del Frate (2248m).
Dopo il rifugio Trivena (1650m), prende il nome di val di Trivena, fino alla località Redont (1971m), dove gira decisamente a destra, prendendo il nome di valle del Vescovo, che sale al passo Porte di Danerba (2718m).
A sua volta, la val d’Arnò sale fino alle piane dell’Alpe d’Arnò, dove si biforca: una convalle sale verso NO ai laghi Neri (2504m) ed alla cima d’Arnò (2549m), fiancheggiata da una bella bocchetta fortificata; l’altro ramo continua verso SO fino al passo del Frate.
Passi e Cime
Dalla val d’Arnò si raggiunge con facilità il passo del Frate (2249m), che si congiunge con la val Daone; sulla destra del passo si sale per sentiero segnato, anche se esposto, fino al monte Corona (2509m). Poichè al Corona si sale più agevolmente dalla val Bondone, ne parliamo in quella sezione.
Salendo verso dx (NO) dalla malga d’Arnò, per percorso libero, si giunge ai laghi Neri ed alla bocchetta sovrastante (2800m), sulla sn della Cima d’Arnò. Questo percorso è qui documentato..
Sopra il rifugio Trivena, raggiunta la località Redont (1971m), si aprono tre diverse salita: a sn (SO), per la valle del Vescovo, al passo Porte di Danerba (2718m); a dx, girando poi al centro (NO), si sale al passo di Breguzzo (2765m), da cui si raggiunge il Cop di Breguzzo (2997m); decisamente a dx (NE) si sale alla bocca della Cunella (2523m), da cui si ridiscende al bivacco Cunella, in val di S.Valentino. Passo di Danerba, passo di Breguzzo e Cop di Breguzzo saranno trattati nella sezione val Daone e val di Fumo, poichè da lì vi sono salito.
Dalla località Redont si sale, inoltre, (verso sn – SO) ad una bocchetta detta passo delle Marmotte, a sud di cima Agosta, che porta in val d’Arnò, e che è la meta di un raduno scialpinistico. Sarà qui documentata.
Valle di Bondone e monte Corona (2509m)
La val Bondone, valle decisamente minore rispetto alle altre citate, sale ad Ovest del paese di Roncone, veso un arco di monti che scende, da Nord a Sud, dal monte Corona (2509m) al Dosso dei Morti (Dos dei Morcc) (2183m).
E’ percorsa dal torrente Adanà, e prende il nome dalle due amene località, Bondone di sotto e di sopra, tra i 1200m ed i 1300m.
Assieme alla minore valle di Boino, percorsa dal torrente Revegler, a Sud della val Bondone, offre un bel percorso che fa capo al Doss dei Morcc ed alla malga Avalina (1970m), mentre costituisce la naturale via d’accesso al monte Corona, passando per la malga Stabil Fresco (2078m).
La salita al Doss dei Morcc costituisce la meta di un bel raduno sci alpinistico (Roncone Ski Adventure), qui documentato.
Base d’appoggio a queste escursioni può considerarsi il ristorante Miramonti alla Pozza (1018m), proprio sopra Roncone, raggiungibile facilmente in automobile, vero centro culinario-alpinistico. Si entra in paese e si cercano le frecce per La Pozza; una strada asfaltata sale nella valle fino ad una brusca svolta a sinistra.; proseguendo diritti si sale a Bondone, svoltando, dopo 500m, si arriva al ristorante Miramonti ed alla Pozza (laghetto artificiale).
Monte Corona (2509m):
da Roncone si sale come per la Pozza, ma giunti alla svolta a sinistra, si prosegue diritti, per la sterrata, fino a raggiungere la località Bondone (1300m), che si lascia però sulla destra del torrente. Qui si deve parcheggiare, perchè si trova il cartello di divieto. Proseguendo per la strada (curva a sn e poi cartello) si sale alla malga Avalina, giungendo sulla congiungente Avalina-Stabil Fresco. Proseguendo diritti sul sentiero, si sale direttamente alla malga Stabil Fresco (percorso più breve per il Corona; l’altro si può usare per il ritorno). Nei mesi di luglio-agosto si può salire a Stabol Fresco anche in automobile, passando però per la Pozza e per la malga Avalina. Il percorso da Bondone non è transitabile.
Giunti a Stabol Fresco (fontana con acqua), si sale per la massima pendenza verso un bel castello roccioso che si vede proprio sopra. Qui giunti (fortificazioni in grotta), si aggira sulla destra e si trova un sentierino che sale in cresta. Qui si trova il Sentiero della Pace, che sale dal Dosso dei Morti (evitare inutili scongiuri: se è la vostra ora…) Si segue dapprima la cresta, fortificata, e poi un sentiero di arroccamento che rimane a dx (ma si può rimanere anche in cresta), fino a giungere ad una sella sotto la vetta del Corona. Il sentiero, che prima un poco scende, prosegue inerpicandosi, tenendosi sulla dx, con un solo, facile, passaggio di cresta, fino ad aggirare la vetta vera e propria, che viene raggiunta da Nord per gli ultimi metri, sul percorso che sale dal passo del Frate. Essendo il sentiero un poco esposto, da considerarsi per EE. Al ritorno, volendo, da m.ga Stabil Fresco, prendete la carreggiabile per m.ga Avalina e, prima di salire a questa, nell’ultimo tratto, girando a sn si trova la strada militare (molto danneggiata da frane) che scende ancora a Bondone, proprio dove avete parcheggiato.
Doss dei Morcc (2183m)
scialpinistica: partenza da La Pozza (rist.Miramonti), sia sale, con varie alternative e deviazioni, per la carreggiabile per m.ga Avalina. Qui giunti, si affronta direttamente la pala sovrastante (il tentativo di giungere alla più facile cresta, girando sulla sinistra, può essere pericoloso per valanghe, come posso testimoniare io stesso, che ho visto due alpinisti travolti 50 m davanti a me (salvati)). Giunti sopra la pala, si raggiunge la vetta per facile dorsale semipianeggiante. Si ridiscede a m.ga Avalina e poi, prendendo a sn, per la strada militare di cui ho parlato poco sopra, con varianti di discesa per chi è capace.
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