Il Forte Larino

Forte Larino fu eretto a partire dal 1860 per difendere il confine sud-occidentale del Tirolo. 

Si tratta di una casamatta chiusa, ad un solo piano ed a forma di “L”, costruita in conci di granito lavorato a scalpello, dalla superficie di 900 mq e circondata da un fossato. La copertura ha uno spessore di ca. 2,5 m, è costituita da terra battuta ed erba originariamente sovrastate da un manto di coppi. Dotato di differenti locali (guardia, cucina con cantina, deposito viveri, infermeria, servizi igienici, dormitori, celle di reclusione, magazzini per le munizioni), poteva ospitare sino a 122 uomini e 3 ufficiali. 

Il rifornimento idrico era assicurato da una cisterna interna al forte alimentata da un acquedotto. Nel corso della Grande Guerra risultò già obsoleto e fu declassato a magazzino; ragion per cui non subì danni durante il conflitto.

 

Il cimitero militare austroungarico di Bondo

Il cimitero si compone di due parti: la monumentale scalinata d'ingresso ed il camposanto disposto lungo la cima del dosso. Fu realizzato con massi di granito della val Breguzzo e con blocchi di marmo bianco estratti a Trivena. 

La scalinata d’accesso si biforca in due bracci concentrici, ed è decorata da scritte e sculture. 

Sulla sommità è collocata una stele commemorativa decorata con bassorilievi, su uno dei quali è raffigurato il colonnello Theodor Spiegel, artefice della costruzione del monumento. 

Oltre lo scalone, il cimitero si sviluppa lungo una serie di gruppi di cippi disposti per file e intervallati da piccoli monumenti funerari e lapidi. 

Numerosi sono gli elementi decorativi tra cui si segnalano anche interessanti composizioni realizzate con elementi bellici reimpiegati per adornare il luogo.

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